Sistemi Sanitari e Mortalità Materna: Un Confronto Tra USA e Norvegia

La mortalità materna è una questione critica di salute pubblica che rivela molto sullo stato del sistema sanitario di un paese. Negli ultimi anni, abbiamo osservato che gli Stati Uniti presentano il tasso di mortalità materna più alto tra i paesi ricchi, contrapposto alla Norvegia che addirittura segna un tasso di mortalità materna pari a zero. Questa discrepanza solleva domande cruciali sulle differenze nei sistemi sanitari e sulle politiche che li governano.

Il sistema sanitario statunitense è notoriamente complesso e frammentato. La necessità di una riforma del sistema sanitario con l’introduzione di un’assistenza sanitaria universale spesso fa eco tra le proposte di policy, ma tali cambiamenti sembrano lontani. Molti sostengono che un sistema di assistenza sanitaria unico potrebbe migliorare la situazione, rendendo l’assistenza più accessibile e abbordabile per tutte le madri in attesa. Le esperienze negative di molte donne americane che si trovano a dover scegliere tra cure costose o rischiare complicazioni senza assistenza medica adeguata sono un indicatore delle gravi lacune presenti.

Nel frattempo, in Norvegia, il sistema sanitario è caratterizzato da assistenza pubblica e universale, che ha contributo ad azzerare il tasso di mortalità materna. In questo modello, le donne incinte ricevono un percorso di assistenza predefinito con controlli regolari, accesso a corsi educativi sulla gravidanza e il parto e un basso limite per congedi di malattia retribuiti per le donne in gravidanza. Queste misure garantiscono che eventuali complicazioni vengano subito identificate e trattate, riducendo drasticamente i rischi per le madri.

Un elemento spesso citato nel dibattito è l’introduzione dei ‘baby boxes’, una tradizione finlandese adottata da diversi altri paesi, che fornisce una scatola piena di articoli essenziali per la cura del neonato alle nuove madri. Tuttavia, molti sostenitori di questo sistema sottolineano che tali scatole sono più ‘la ciliegina sulla torta’ di un sistema già solidamente strutturato, piuttosto che un fattore determinante. Come sottolineato da un commento di Mordisquitos, le ‘baby boxes’ devono essere viste come parte di un robusto sostegno sociale piuttosto che una soluzione autonoma.

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Inoltre, la gestione della diagnosi e della raccolta dei dati sulla mortalità materna differisce notevolmente tra i due paesi. Negli Stati Uniti, la definizione di decesso materno è molto ampia, includendo qualsiasi donna che muore durante la gravidanza o entro 42 giorni dalla terminazione della gravidanza, indipendentemente dalla causa. Questo può comprendere casi tanto diversi quanto complicazioni ostetriche dirette o decessi accidentali. La Norvegia, invece, utilizza una definizione più ristretta, concentrandosi sulle morti causate direttamente da complicazioni della gravidanza.

Un altro fattore critico è la disparità socioeconomica. Negli Stati Uniti, le donne nere non ispaniche sperimentano un tasso di mortalità materna significativamente più alto rispetto alle donne bianche non ispaniche. Questa disparità solleva questioni di equità e giustizia sociale e indica una necessità urgente di affrontare i pregiudizi e le discriminazioni presenti nel sistema sanitario. In Norvegia, il sistema universale e egalitario cerca di garantire che ogni donna riceva lo stesso livello di assistenza, indipendentemente dal proprio background socioeconomico.

La dieta e lo stile di vita giocano anche un ruolo significativo. Con tassi di obesità del 42% negli Stati Uniti contro il 14% della Norvegia, ci sono differenze notevoli che influiscono sulla salute materna. Negli Stati Uniti, molti suggeriscono che il cambiamento del regime alimentare nazionale e una maggiore enfasi su una vita attiva potrebbero ridurre i rischi associati alla gravidanza. Politiche simili sono state già adottate con successo in altri paesi come il Cile, che ha visto una decelerazione nell’epidemia di obesità grazie a interventi mirati nel settore alimentare.

Infine, dobbiamo considerare che il cambiamento spesso deve avvenire dal basso verso l’alto. La cultura americana del ‘tirarsi su per i propri stivali’ viene spesso citata come un ostacolo all’adozione di politiche di assistenza sanitaria più inclusive. Tuttavia, una maggiore consapevolezza e un dibattito pubblico in corso possono influenzare le decisioni politiche future. Il confronto con i paesi nordici offre una mappa per esplorare come politiche di assistenza omogenee e accessibili possano migliorare significativamente la qualità della vita e della salute per tutte le madri, indipendentemente dalle loro circostanze economiche.


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