Come creare un MMORPG nel proprio browser: un sogno che diventa realtà

Il sogno di molti sviluppatori indipendenti è creare un MMORPG – un gioco di ruolo online multigiocatore di massa – direttamente nel proprio browser. Sembra un’impresa titanica, ma un coraggioso sviluppatore solista ha dimostrato che è possibile, utilizzando strumenti open source e tecnologie web. Il progetto, ora in fase alpha, utilizza una varietà di tecnologie tra cui Blender per la modellazione 3D, GLTF per l’esportazione delle risorse, JSON per le configurazioni degli oggetti di gioco, Node.js per il server e Three.js per la resa grafica nel browser.

Una delle prime sfide affrontate è stata quella delle animazioni. Gli attacchi dei personaggi nel gioco sono stati descritti come ‘piuttosto esilaranti’, evidenziando l’uso di animazioni ottenute da Mixamo e ridimensionate in Blender. Nonostante l’umorismo nato da queste animazioni, è interessante notare come strumenti facilmente accessibili possano essere configurati e modificati per creare contenuti adatti a un ambiente di gioco in continua evoluzione.

Il progetto ha suscitato molta curiosità anche tecnologica. Ad esempio, mentre il gioco è stato ottimizzato per dispositivi mobili, alcune limitazioni tecniche hanno spinto gli utenti come ‘metadat’ a commentare che il gioco funziona meglio su mobile, per via di un insolito meccanismo in cui i giocatori possono bloccare il movimento degli altri. Questo è un’avventura di scoperta non solo per i giocatori ma anche per lo sviluppatore che continua a ottimizzare il funzionamento e l’esperienza di gioco.

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Sfide importanti emerse durante lo sviluppo riguardano la scalabilità e la velocità di aggiornamento del server. Attualmente, il server utilizza un tick rate di 600 millisecondi, basandosi sull’esperienza di giochi classici come Old School Runescape. Con un server da 5 dollari al mese, la capacità è di supportare circa 200 utenti, ma problemi di scalabilità si presentano quando molti di essi si trovano nello stesso luogo, aumentando la complessità degli aggiornamenti O(n^2). Intelligenti trucchi di ritardo e ottimizzazione saranno necessari per mantenere il gameplay fluido in futuro.

Un altro momento di grande apprendimento è stato quando il gioco è stato ‘abbracciato’ dalla comunità di Hacker News, causando un sovraccarico del server. Questo ha portato alla scoperta che il sistema di email utilizzato per le autenticazioni OTP stava bloccando connessioni TCP sospette, evidenziando l’importanza della gestione di più fornitori di servizi per garantire la continuità operativa. Anche la scalabilità del backend, come suggerito da albertgoeswoof, richiede configurable CDN come Bunny per distribuire i contenuti in maniera economica.

Infine la comunità ha dato preziosi consigli su come migliorare e monetizzare il progetto. Oltre a suggerire semplici metodi di donazione, un utente ha proposto di considerare l’introduzione di ‘lootboxes’ che potrebbero garantire ricavi attraverso piccoli pagamenti. Tuttavia, come sottolineato dallo sviluppatore, la priorità rimane creare un buon gioco prima di pensare alla monetizzazione. Con una solida base di tecnologia e una comunità attiva, questo browser-based MMORPG rappresenta una speranza promettente per il futuro dei giochi indie.


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